Lo storytelling è uno strumento che nel marketing sta prendendo sempre più piede.
In breve: è la narrazione di fatti o esperienze, legate ad un brand o un prodotto, che comunichino oppure suscitino delle emozioni nel pubblico.
E ragazzi, funziona!
Guardata la pinsa: questa somiglia alla pizza, sia nella forma visiva che nella pronuncia. Ma è tutt’altro prodotto.
Lo storytelling ci narra che la pinsa era un alimento comune nei contadini dell’Antica Roma, i quali, al ritorno dal mercato, impastavano una farina fatta di cereali rimasti invenduti. Il più delle volte farro, miglio e orzo.
Il risultato era una sorta di focaccia, dalla forma stretta ed allungata, soffice e croccante, condita semplicemente con olio, sale e salvia.
Un cibo che è stato citato in diversi testi dell’epoca, tra cui anche una citazione nella “Eneide”, la celebre opera di Virgilio sulla fondazione di Roma.
Bellissima storia. Peccato sia falsa. Tutto falso!
Il prodotto è nato all’inizio del terzo millennio. Dopo Cristo, però!
Era il 2001 quando il panettiere romano Corrado Di Marco, dopo anni di sperimentazione, era riuscito a trovare la ricetta giusta per un impasto leggero e delizioso, su cui si potevano aggiungere dei topping a piacimento.
Una pizza, ma che non era una pizza…
Insomma, una novità, ma che non rompeva con la tradizione. E capì anche che, per venderla meglio, doveva trovare anche il modo di raccontarla. Beh, è un cibo nato a Roma, quindi quale miglior “serbatoio” della sua storia da cui attingere per un racconto?
E poi, a Roma la focaccia era un alimento comune, chiamato in diversi modi (il termine stesso “focaccia” era generico quanto “pane”, per intenderci).
Trovata la storia, serviva il nome.
Anche qui, l’Antica Roma tornava utile. Anzi, meglio dire, la sua lingua: il latino.
Si decise per pinsa, dal verbo latino “pinsere“, che significa “schiacciare, pestare”.
Non è pizza, dunque. Ma, proprio come la sua cugina famosa, può essere condita con dei topping proprio come questa.
Resta il fatto che la Pinsa è un cibo pratico, può essere mangiata sia al ristorante servita al piatto che come street-food.
Ed è buona, cosa che non è da sottovalutare quando si parla di cibo…
Lo story-telling, alla fin fine, è un condimento. Che sia vero o no, cosa importa? Finché le informazioni non riguardino informazioni importanti come allergeni o metodi di conservazione e cottura, che male c’è a ricamarci un po’?
Ah… potete far lievitare le vostre Pinse nell’Armadio Fermalievita di Inox Bim. E questo è vero al 100%!
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