La pizza è universalmente associata all’Italia. E su questo non si discute.
Ma, occorre fare un piccolo distinguo…
La pizza ha una storia molto antica, con radici che risalgono all’alto medioevo.
Nonostante ciò, era quasi sconosciuta nel Nord Italia prima degli anni ’50.
Eh già… Paradossalmente ebbe più estimatori in Nord America, grazie alla massiccia presenza di immigrati provenienti dal Sud Italia.
Negli States era ormai un alimento apprezzato non solo nelle strade di Manhattan e del Bronx, dove esisteva una folta comunità di Paisà, ma in tutto il Nord-Est del Paese, e soprattutto in grandi metropoli come Philadelphia, Boston e Pittsburgh.
Nel 1944 un articolo del New York Times descriveva la pizza come “uno dei piatti più popolari del Sud Italia“. E, nel 1947, un giornalista (sempre del NYT), con grande lungimiranza, ipotizzò che “la pizza potesse presto diventare uno snack popolare alla pari dell’hamburger”
Nel Nord Italia, invece, la pizza era una pietanza nota davvero a pochi, almeno fino al dopoguerra.
Le prime pizzerie aldilà del Po iniziarono ad aprire tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 (intanto in Ontario, Canada, veniva inventata la pizza hawaiana con l’ananas…).
E non sono poche le storie di soldati americani che, di stanza a nord di Roma durante la guerra, si stupivano di non trovare nessun ristorante capace di prepararla…
Ad ogni buon conto… Nella foto allegata due meravigliose margherite preparate dai nostri amici della Pizzeria NastiEat, di Nocera Inferiore. Degli artisti della verace pizza napoletana!
Impasto lievitato con l’armadio fermalievita Inox Bim, ovviamente!