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Forme e gusti di pasta

Proviamo a rispondere a una delle annose questioni che da tempo perseguitano i gourmet di tutto il mondo: diversi tipi di pasta, hanno anche un sapore diverso?

Qualsiasi amante della pasta conosce la risposta: sì!

Ma perché? Ci sono prevalentemente due ragioni.

Premetto che, ovviamente, si parla di pasta secca. Le paste ripiene ovviamente avranno sapori diversi!

La prima spiegazione è decisamente “intuitiva”: diversi tipi di pasta, anche se realizzati con gli stessi ingredienti (semola di grano duro), si abbinano ai condimenti in modo diverso, a seconda di come trattengono il sugo per via della loro dimensione, forma o tipo di superficie (liscia o rigata).

Ecco perché per ogni tipo di condimento esiste uno (o più) tipi di pasta tradizionalmente consigliati: penne all’arrabbiata, bucatini all’amatriciana, trofie al pesto…

La seconda spiegazione, invece, è scientifica.

Secondo un articolo pubblicato sul “Journal of Food Science and Technology” nel 2017 da un team di scienziati, la forma e la presenza del glutine influenzano il comportamento masticatorio.

Riassumendo le conclusioni dell’articolo (“Impact of oral processing on texture attributes and taste perception“), nel modo più semplice possibile: un formato di pasta più grande avrà bisogno di più tempo di masticazione rispetto a uno più piccolo. Anzi, un formato particolarmente piccolo “può provocare la deglutizione di pezzi quasi non masticati”.

Il processo di masticazione attiva delle molecole chimiche che si sciolgono nei liquidi ingeriti o nella saliva, esaltando la sapidità e stimolando il senso del gusto. Questi, secondo le parole dell’equipe: “influenzano notevolmente la sensazione percepita di gusto“.

Comunque, come dicevo prima, gli amanti della pasta sanno già queste cose, senza scervellarsi troppo.

Quindi scegli il formato di pasta che preferisci, il suo sugo e cuocili con l’attrezzatura Inox Bim!

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