Friedrich Schiller fu uno straordinario uomo di cultura dell’Illuminismo tedesco.
La sua produzione intellettuale è stata enorme, e costante, sia in quantità che in qualità, per tutta la sua carriera.
Le sue opere spaziano dalla filosofia alla fisica, dalla storia alla poesia, dalla musica alla drammaturgia.
Un autore così prolifico, va da sé, doveva avere per forza una straordinaria fonte di ispirazione.
Beh si. Schiller aveva un “trucco”.
E un giorno, un amico con cui era solito frequentarsi, un tale Johann Wolfgang von Goethe, lo scoprì.
Schiller era solito riporre in un cassetto della sua scrivania alcune mele, lasciandole marcire.
L’aroma delle mele andate a male lo aiutava a concentrarsi sul suo lavoro, accrescendo la sua creatività.
Goethe gli disse, senza peli sulla lingua, che questa usanza era disgustosa, ma Schiller non aveva intenzione di abbandonare questa abitudine per niente al mondo.
Secondo le parole della moglie: “non potrebbe né vivere né lavorare senza“.
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