Mai sentito parlare della “Maledizione dei faraoni“?
Si chiama così una maledizione lanciata su chiunque “disturbi” il sonno di un antico faraone egizio.
Ok, tienilo a mente. Ci torniamo tra un attimo.
La panificazione era una cosa piuttosto importante nell’antico Egitto. Così importante che veniva raffigurato sulle tombe dei faraoni.
Proprio come accadde con la tomba di Ramses III, secondo Faraone della XX.a dinastia.
I disegni, datati circa 1155 a.C., raffigurano il processo di produzione del pane, in una varietà di forme.
Viene illustrata ogni fase del processo: dalla pestatura del grano, all’impasto, fino alla cottura (l’impasto veniva bollito prima di essere infornato, come oggi si fa per alcuni tipi di ravioli oppure per i bagel).
Vengono mostrate anche due modalità di cottura alternative: – utilizzando un forno, posizionato su un piedistallo d’appoggio (che in molti listini oggigiorno è un optional … ma i Faraoni, si sa, vogliono il meglio!) – utilizzando un forno in mattoni (molto simile a un moderno forno tandoori in argilla).
Insomma, il punto è: i faraoni potrebbero incazzarsi se non fai il pane come si deve. Potrebbero prenderlo come un’offesa personale.
Non rischiare. Fallo con le attrezzature ed i macchinari giusti.