Di cappe ce ne sono una marea.
Di così tanti tipi che si potrebbero categorizzare per forma, tipo di filtrazione, modo di aspirazione e altro.
Ciononostante, la ASHRAE, acronimo per “American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning Engineers” (in Italiano “Società Americana dei Tecnici del Riscaldamento, della Refrigerazione e della Climatizzazione) ha diviso le cappe semplicemente in due categorie.
Due “tipi“, per essere precisi.
Le cappe di Tipo I sono quelle predisposte ad aspirare fumane, grassi ed odori che provengono dalla cottura dei cibi. Praticamente la stragrande maggioranza delle cappe in commercio.
Le cappe di Tipo II sono invece quelle adoperate per aspirare i vapori, il calore e l’umidità.
Va da sé che sono strutturalmente molto più semplici (ma non meno importanti in cucina, si badi bene!): aspirando vapori privi di componenti organici queste cappe sono prive di batteria filtrante.
Esse vengono posizionate di norma sopra le lavastoviglie oppure le lavatrici industriali.
Ecco: le cappe cubiche prodotte da Aluminox, grazie alla aspirazione anteriore a lama d’aria con deflettore, garantiscono la massima efficacia per un lavoro da Cappa di Tipo II.
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