Nel settore dell’aspirazione per la ristorazione professionale, si fa un utilizzo sempre crescente delle lampade UV-C.
Come abbiamo già visto, le lampade irradiano direttamente il flusso d’aria e fumi con delle dosi raggi ultravioletti UV-C, generando così ozono che l’ossidazione a freddo dei grassi presenti nelle fumane prodotte, e conseguente riduzione degli odori e dei grassi stessi.
Ma, nello specifico, di che tipo di lampade si tratta?
Esse sono delle lampade a mercurio a bassa pressione ed alta resa (LPHO). Più precisamente, ad amalgama di mercurio solido: una lega formata da mercurio legato ad altri metalli.
Questo regola la pressione del gas di mercurio all’interno del tubo, assorbendo oppure rilasciando il mercurio a seconda delle fluttuazioni della lampada. Le lampade sono così in grado di emettere dosi di raggi UV-C, da 4 a 5 volte superiori di quelli di una normale lampada LP convenzionale, senza alcun “disturbo” che possa venire recato da alte temperature (sino a 120°C), per una lifespan totale di 9000 ore di lavoro.
Il tutto con un consumo elettrico davvero contenuto (intorno ai 90w a lampada), ed uno stuolo di vantaggi quali: migliori operazioni di pulizia, drastica riduzione degli odori, eliminazione di depositi di grasso di cottura (e dunque eliminazione dei rischi di incendio dovuti a questi).
Volete saperne di più? Contattate il vostro installatore di fiducia.
E chiedetegli una cappa Aluminox. Anche se, probabilmente, sarà lui a suggerirvela!