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La tragicomica storia del Noid

Ci sono milioni di storie e aneddoti legati alla pizza.
Alcuni comici, altri tragici. E ce n’è uno in particolare che è entrambe le cose.

Antefatto

Stati Uniti, metà degli anni ’80.

In quegli anni Domino’s primeggiava nel mercato del pizza delivery negli USA.

Avevano appena inventato quella che per anni è stata la controversa politica dei “30 minuti o gratis“. Ciò li costrinse a rivolgersi a vari tribunali in tutti gli Stati Uniti, vedendo i loro autisti denunciati per incidenti stradali (anche mortali) e migliaia di violazioni del codice della strada, commesse sotto la pressione di consegnare le pizze nei tempi stabiliti.

Serviva quindi qualcosa per “ripulire” la propria immagine.

Perché di certo non è stata colpa dei fattorini.
Il problema erano le varie avversità incontrate nel tragitto dal negozio all’abitazione del cliente.

Così è stato inventato un cattivo: The Noid.

Ascesa e declino di una mascotte

Il Noid era una creatura simile a un troll, vestita di rosso e con lunghe orecchie da coniglio, che si divertiva a rallentare e a creare i più svariati contrattempi per impedire ai poveri autisti di consegnare la pizza in tempo.

Pneumatici forati, cartoni della pizza schiacciati, chiavi nascoste…
In breve, secondo i suoi ideatori: “la manifestazione fisica di tutte le sfide che un fattorino deve affrontare per consegnare la pizza in meno di 30 minuti”.

Per qualche motivo (imperscrutabili sono le vie del marketing) il personaggio ebbe un grande impatto sul pubblico.

Il Noid era un villain, un antagonista, ma goffo e, in definitiva, simpatico.

Talmente divertente che di lì a poco sarebbe finito anche in un cartone animato e in alcuni videogiochi.

Avoid the Noid” era diventato uno slogan così giocoso da oltrepassare i confini della mera pubblicità della pizza, al punto da diventare un tormentone utilizzato anche in altri contesti.

Fino a quando un giorno, nel gennaio 1989, il signor Noid si arrabbiò davvero.
Kenneth Lamar Noid, per la precisione. Un giovane di 22 anni affetto da disturbi mentali.

Quest’ultimo, convinto che “The Noid” fosse stato creato appositamente per prendersi gioco di lui, ha deciso di vendicarsi entrando in un Domino’s di Atlanta (Georgia) e prendendo in ostaggio due dipendenti sotto la minaccia delle armi.

Kenneth inizialmente chiese $ 100.000 e una limousine bianca per scappare. Successivamente, ha limitato la sua richiesta a un libro (Il figlio della vedova, un romanzo sugli “Illuminati”).

Colpito da un improvviso attacco di fame, Noid (quello umano) chiese ai dipendenti di preparargli una pizza.
Approfittando della distrazione, gli ostaggi se la diedero a gambe, favorendo così l’arresto del colpevole da parte della polizia che braccava lo stabile.

Kenneth alla fine fu dichiarato incapace di intendere e di volere, e dunque non colpevole.

Domino’s, tuttavia, continuò a utilizzare “The Noid” per le sue pubblicità.
Finché, nel 1995, consumato dalla rabbia, dalla paranoia e da chissà quali altri pensieri oscuri, il povero Kenneth decide di togliersi la vita.

Convinto fino all’ultimo che Domino’s prendesse in giro proprio lui.

Fu a quel punto che il colosso della Pizza decise che era meglio evitare di proseguire oltre, mandando definitivamente in pensione “The Noid“.

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