Li sappiamo cucinare tutti gli spaghetti, vero?
Metti l’acqua nella pentola, inizi a scaldarla e…
Ma sapete una? Non tutte le ricette iniziano così…
C’è un’eccezione.
Con un nome un po’ inquietante: Spaghetti all’assassina.
Dicevo che questi spaghetti non si cuociono in acqua salata, ma direttamente in padella.
Più o meno risottati, aggiungendo pazientemente e gradualmente una passata di pomodoro concentrata diluita con acqua e salsa di pomodoro, aglio, ed una generosa dose di peperoncino.
Il risultato? Bene, devi provarlo.
Piccantucci. E con una texture davvero “singolare”, difficile da descrivere a parole.
Il piatto è stato ideato dallo chef Enzo Francavilla nel 1967, nel suo ristorante (ancora in attività) Al Sorso Preferito, Bari.
Si racconta che un giorno due agenti di commercio del Nord Italia, in viaggio di lavoro nel capoluogo pugliese, si fermarono al ristorante del signor Francavilla.
Quando il cameriere chiese loro cosa desiderassero, i due risposero: “Si dice che qui al Sud la cucina sia particolarmente saporita. Vediamo cosa sapete fare…”.
Enzo raccolse la sfida e preparò due porzioni di quel piatto, che ancora non aveva nome.
I due apprezzarono moltissimo.
Scherzando sul fatto che fossero così piccanti, uno di loro disse allo chef “Sei un assassino!“.
Da qui il nome che portano ancora oggi.
Vuoi provare a realizzarli?
Su YouTube si trovano tantissime ricette e video tutorial.
Devo avvisarti però: non è affatto facile e potrebbero essere necessari diversi tentativi!
Comunque… qualora la tua azienda operi nel settore catering oppure hospitality e possono tornarti utili i miei servizi di copywriting e contentwriting, scrivimi pure!