18 aprile 1961:
Joe Simonton, un pensionato del Wisconsin (USA), bighellonava nella sua fattoria, quando, ad un certo punto, la sua attenzione fu catturata da un “suono lamentoso”.
Con enorme sorpresa, Joe si trovò davanti a un’astronave.
Da questa discese una figura che ricordava un uomo terrestre: questi indossava un pullover nero a collo alto con una fascia bianca alla cintura e pantaloni neri con una fascia bianca verticale lungo il lato.
Seguirono altri due alieni.
Secondo le stesse parole di Joe (che, per sfortuna, fu l’unico testimone dell’evento), i tre, di bassa statura e di carnagione scura, sembravano italiani.
Dopo aver chiesto dell’acqua all’uomo (glielo chiesero gesticolando con le mani. Proprio nello stile degli italiani…), uno degli alieni ha iniziato a cucinare, friggendo su una griglia senza fiamma.
Anche chiudendo un occhio sul “senza fiamma”… ma come hanno fatto a friggere su una griglia, è davvero difficile da immaginare.
Comunque… Joe era così curioso che chiee un po’ di quel cibo. Gli alieni lo soddisfecero con tre pancakes, di circa tre pollici di diametro, con dei piccoli fori sulla superficie.
Joe ne assaggiò uno, e non ne rimase particolarmente colpito: come ebbe a dire sapevano di cartone.
Una volta che gli alieni se ne furono andati, Joe contattò l’US Air Force, che fece esaminare quei particolari “snack”.
Non sorprende che gli ingredienti dei pancake spaziali fossero molto “terrestri”: grasso idrogenato, amido, grano saraceno, soia e crusca.
Erano completamente privi di sale, il che suggerisce che gli alieni pasticceri dall’aspetto italiano, e con un terribile senso della moda, soffrissero di iperpressione.
Comunque… Hai voglia di fare dei pancake quaggiù sulla terra?
Ho l’attrezzatura giusta per te…