Circa 2,5 milioni di anni fa, l’Homo Habilis introdusse la carne nella sua dieta.
Carne cruda, più precisamente.
I nostri antenati passavano ore a masticarla (circa la metà delle loro giornate). A questo si sommava la caccia, il difendersi da animali feroci o altri ominidi, ed altre cose che succedevano nella Preistoria. Insomma, i giorni erano una noiosa routine.
Più tardi (600.000 anni dopo …) l’Homo Erectus ritenne che fosse una buona idea mettere questa carne cruda sul fuoco. Cucinarla, quindi.
Quella sì che fu una svolta!
Cucinare rese più facile nutrirsi; i nostri avi avevano bisogno di meno energia per digerire (migliorando decisamente il bilancio calorico) e la masticazione era diventata molto più veloce.
Di conseguenza, gli ominidi ebbero la possibilità di trasferire le loro energie ad altre attività.
Così, gradualmente furono inventati nuovi strumenti. Gli antenati iniziarono a coltivare, cosa che gli permesse di stabilirsi, per poi divenire sedentari.
Di conseguenza, nuove comunità e società rudimentali fecero la loro comparsa.
Il cervello diventò più grande e più complesso nel corso dei secoli. Le mascelle e i denti si rimpicciolirono. Ben presto l’Homo Sapiens vide la luce.
Ok, forse non tutto ciò è dovuto alla comparsa di strumenti da cucina rudimentali. Ma forse un po’ magari sì. Giusto un po’!
Quindi … non c’è di ché, cara umanità!