Tra gli inventori delle attrezzature per la ristorazione, non sono mai mancati dei personaggi con una grande inventiva.
Uno di questi (purtroppo non so chi esattamente) è l’inventore della Salamandra.
Questi, per battezzare un apparecchio portatile utile per grigliare o tostare cibi, o semplicemente riscaldare (che siano cibi o piatti), scomodò addirittura una creatura mitologica: la salamandra, appunto, simbolo del fuoco e delle lavorazioni ad alta temperatura.
Le salamandre (quelle da cucina!), pratiche e leggere, sono solitamente montate a parete, o riposte sopra uno scaffale sovrastante la zona cottura: in questo modo il cuoco può monitorare più velocemente la cottura, nel mentre svolge altri lavori di cucina.
E, nonostante quello che intuitivamente saremmo portati a credere, non ostacola l’efficienza di cattura della cappa. Anzi, ne facilita il lavoro.
Come si legge nella guida “Improving Commercial Kitchen Ventilation Systems: Optimizing Makeup Air“, edita dalla Southern California Edison. Architectural Energy Corporation e Fisher Nickel Inc. (consultabile QUI):
“Il pennacchio termico della salamandra è vicino ai filtri della cappa e lontana dal bordo anteriore della cappa, contribuendo alle prestazioni di cattura e contenimento di questa. Anche il pennacchio dell’attrezzatura sotto la salamandra è più facile da catturare poiché la salamandra montata a parete non ne interrompe il flusso. In alcuni casi, la salamandra montata a parete può fungere da barriera d’aria posteriore, contribuendo ad aspirare aria dalla parte anteriore e laterale dell’attrezzatura di cottura anziché dallo spazio dietro gli elettrodomestici”.
Ovviamente, ciò vale per altre piccole attrezzature termiche, come per esempio il “cheese melter”, oppure il toaster da muro.
Ma io preferisco le attrezzature con un nome figo!
Comunque… per la vostra cucina professionale, scegliete una cappa Aluminox (che, a pensarci bene, è un nome figo anche questo).