Nel mercato del food, il packaging si è ritagliato via via un ruolo sempre più importante.
Questo non ha solo lo scopo di conservare gli alimenti, trasportarli, o prolungarne la conservabilità. Ma è bensì uno strumento di marketing in sé, capace (ed un fiume di ricerche e studi lo dimostrano) di influenzare le decisioni dei clienti, condizionandone persino la percezione del gusto stesso.
E la pizza?
Una ricerca di un team dell’Università di Ningbo, in Cina, ha pubblicato qualche mese fa uno studio basato su uno degli alimenti più consumati al mondo (consultabile QUI).
Dimostrando (ancora una volta) che la pizza non è certamente immune ai “trucchi” del marketing sensoriale.
L’esperimento consisteva nel mostrare, a un pubblico di 162 individui, tre diversi cartoni di pizza. Poiché la ricerca si concentrava sull’aspetto della densità visiva, l’unica differenza tra le tre scatole era negli elementi decorativi.
Uno conteneva solo il nome generico “Pizza“, l’altro aveva disegni di vari frutti e verdure, ed infine, un terzo, aveva elementi decorativi non correlati in alcun modo al cibo (emoji di frecce, come si può vedere nel documento originale).
Il team ha chiesto, dopo aver mostrato al pubblico le tre scatole, che tipo di prodotto si aspettavano in termini di sapore e consistenza e quali di queste pizze avrebbero acquistato (a parità di costo). I risultati più alti sono stati ottenuti dalla scatola con gli elementi decorativi correlati al cibo (anche se la scatola con le “frecce” seguiva da vicino).
Cosa possiamo imparare da questo? Beh, sembrano due lezioni:
– La prima è che, citando gli autori:
“Lo studio ha confermato un impatto significativo della densità visiva sulle aspettative sensoriali. In particolare, un’elevata densità visiva nelle confezioni alimentari ha migliorato sostanzialmente le aspettative dei consumatori sul gusto e sulla consistenza del cibo”.
E la pizza non è immune!
– La seconda è che parlare di pizza per un giorno intero, mostrando solo cartoni vuoti, senza che di pizza ve ne sia neanche un piccolo assaggio, è una crudeltà bella e buona!
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