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Lavaggio, aspirazione e recupero calore

Tutti i ristoranti sono dotati di un’area lavaggio.
Sia perché lo impone la legge. Sia perché non faresti buoni affari a servire il cibo su dei piatti sporchi…

Il macchinario principe dell’area lavaggio è ovviamente l’immancabile lavastoviglie.

La quale, saprete tutti, genera un bel po’ di vapore, innalzando così la temperatura e la percentuale di umidità relativa nell’ambiente.

Ora, la domanda è: serve una cappa d’aspirazione per la lavastoviglie, nonostante questa non produca fumane di cottura e, dunque, particolato nocivo per gli operatori?

La risposta, ovviamente, è .
Sennò non avremmo scritto questo post, non vi pare??

Sopra una lavastoviglie che esegue un carico di lavoro abbastanza importante ad ogni servizio, è meglio che vi sia una cappa d’estrazione.

Innanzitutto perché contribuisce in maniera sostanziale ad eliminare l’eccesso di umidità ed il calore portato dal vapore prodotto dall’acqua di lavaggio.

Giusto un esempio: un esperimento condotto negli Stati Uniti ha dimostrato come, dividendo la cucina in 3 zone a seconda del lavoro svolto, l’area lavaggio era quella con una umidità relativa più alta del 55% della media delle altre zone, con picchi del 69%, con degli intervalli di temperatura dai 24° ai 32°C, con punte di 38°C se l’area lavaggio è a ridosso di quella della cottura (2019 ASHRAE® Handbook Heating, Ventilating, and Air-Conditioning Applications – 34.10).

E poi, perché può essere dotata di un recuperatore di calore, il quale permette di recuperare parte del calore (appunto!) sprigionato al momento dell’apertura della porta della lavastoviglie.

Questo riscalderà i tubi dell’acqua che servirà per la pulizia dei piatti (o altre operazioni).

Nella fattispecie, Aluminox offre un modulo esterno, dotato di un gruppo frigorifero per la condensazione, dotato di una serpentina, un piccolo boiler e…

Se ne volete sapere di più, chiedeteci pure del KV + Modulo di condensazione!

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