Sia in diverse lingue neolatine che germaniche, vi sono due significati per la parola inclinazione.
Il primo indica un angolo che una retta o un piano forma incontrando un’altra retta o piano, orizzontale o verticale. La seconda, decisamente più “astratta”, indica tendenza, propensione, disposizione naturale verso qualcosa.
Ora, fatto questo doveroso incipit linguistico, andiamo a parlare di cappe per la ristorazione….
I filtri labirinto montati sulle cappe, di norma hanno una inclinazione che si aggira sui 45 gradi dal piano orizzontale.
Ciò dipende in primis dall’altezza della cappa, che deve rispettare le norme di legge (lì non entro nello specifico: queste cambiano non solo di Paese in Paese, ma addirittura su base locale).
Diciamo che, come regola generale, l’inclinazione dei filtri è inversamente proporzionale all’altezza: più la cappa è bassa ( più vicina alla zona di cottura), meno gradi di inclinazione avranno i filtri (a discapito della loro efficienza).
Però, più vicine sono queste alla zona di cottura, e meglio capteranno le fumane senza disperderle in cucina.
L’inclinazione serve, in quanto aiuta a scaricare i lipidi di cottura nella canalina raccogli-grassi. Ma ovvio che non debba esserci troppa inclinazione… sennò questi benedetti lipidi cadranno sulla zona di cottura per gravità!
Bel casino, eh?
Ma no… mica tanto. Un buon installatore di cappe saprà sicuramente come consigliarvi.
Piuttosto, scegliete una cappa prodotta da chi le sa fare!
Siate inclini a scegliere la qualità di Aluminox!