Bevi il caffè amaro? Beh, potresti avere tendenze psicopatiche.
Queste però sono proprio le conclusioni di uno studio scientifico, poi riprese da diversi quotidiani un po’ in tutto il globo.
Suona proprio come un click-bait, eh?
Andiamo a approfondire un po’!
In effetti, queste sono davvero le conclusioni di uno studio scientifico, fatto da Tobias Greitemeyer e Christina Sagioglou, ricercatori della Università di Inssbruck (Austria).
Il titolo è abbastanza evocativo: “Individual differences in bitter taste preferences are associated with antisocial personality traits” (QUI il riassunto).
Sintetizzando: in due studi (su un campione totale di 953 persone) si è sottoposto un questionario atto a rilevare tratti anti-sociali, e nel quale, evidentemente, si chiese anche “quanto zucchero?“.
Beh, la conclusione è che c’è una correlazione positiva tra preferenza per il sapore amaro e presenza di tendenze “sadiche e psicopatiche” nella propria personalità.
“Bitter taste preferences are positively associated with malevolent personality traits, with the most robust relation to everyday sadism and psychopathy”.
Uhmmm.. un po’ una generalizzazione frettolosa, non credete?
Negli stessi ambienti accademici, si sono levati dubbi: secondo molti critici, lo studio ha trovato giusto una correlazione alquanto debole tra l’anti-socialità e la preferenza per il caffé amaro. E un po’ tutti concordano sul fatto che detti studi abbiano bisogno di un pubblico intervistato molto più ampio.
E, comunque: “correlation doesn’t mean causation“, la correlazione non presuppone un rapporto causa-effetto.
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Ma vi avverto: il caffè lo bevo amaro!