Quindi… torta gelato!
Va benissimo dopo un pasto con gli ospiti, che sia pranzo o cena. Oppure dopo il caffè, o anche il thé del pomeriggio (dipende in quale parte del mondo vivete!). Sia d’estate che d’inverno, ecc. ecc.
Comunque, sì. Un’ottima invenzione.
A proposito… chi la inventò?
La prima torta gelato in senso moderno comparve per la prima volta in un menù di un ristorante chic di New York: la Bombe Napolitaine, al modico costo di 30 cents (più o meno 9$ al giorno d’oggi.
A pensarci, era un prezzo abbordabile!).
La dicitura in francese era pratica abbastanza comune nei menu chic di fine XIX secolo.
Non c’entra molto “Napoli”, se non per il fatto che è a era a base di nocciole. Ma, d’altra parte, nemmeno la Viennetta c’entra nulla con Vienna. Scusate, sto andando per la tangente.
Per dirla tutta, ci fu ben prima una proto-torta gelato. Esattamente nella Firenze del Rinascimento (quello sì che deve essere stata una bella epoca…).
L’inventore fu Bernardo Buontalenti, genio a tutto tondo al servizio dei Medici. Bernardo era infatti architetto, chimico, ingegnere e, occasionalmente, pasticciere.
Fu lui, secondo la leggenda, a inventare la ricetta dello zuccotto, un dolce semifreddo: in un apposito recipiente semisferico, precedentemente rivestito di pan di spagna tagliato a fettine sottili, veniva aggiunta ricotta addolcita con scorze d’arancio, mandorle, e canditi. L’impasto veniva imbevuto di alchermes (gli insetti ce li mangiavamo senza lamentarci troppo!), per poi essere messo al fresco su ghiaccio.
Comunque… se avete un bar, ristorante o pasticceria, per le vostre torte gelato c’è la nuova vetrina refrigerata Inox Bim.
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