Gastrodiplomazia

Non sarebbe fantastico se, invece che con bombe e carri armati, le divergenze tra Stati si potessero risolvere cucinando?

Questo è il concetto su cui si basa la Gastrodiplomazia, ovvero far leva su cibo e cucina nazionale come strumento per favorire la comprensione tra culture diverse nella speranza di migliorare le interazioni e la cooperazione.

Detta in sintesi: un tipo di scambio culturale basato sui piatti tipici e sulle specialità gastronomiche di ogni paese.

La promozione della cucina nazionale favorendo non solo l’apertura di nuovi ristoranti di cucina etnica all’estero, ma anche lezioni e seminari che vanno oltre l’aspetto alimentare in sé.

In fondo, la cucina nazionale è la somma della storia, dei costumi e del patrimonio di un popolo. Quindi cosa c’è di meglio che promuovere la propria cultura nazionale, nonché conoscere quella di altri stati, attraverso i gusti ed i sapori.

È troppo ottimista pensare che tutte le divergenze si possano risolvere sedendosi a tavola, su questo siamo tutti d’accordo. Ma se è un modo per promuovere il dialogo, perché no?

Ingenuo, forse. Ma certamente, meno stupido che fare la guerra.

Quindi, cucina per costruire ottimi rapporti con gli stati vicini. E assicurati di farlo con l’attrezzatura per la ristorazione consona.

Non vorrete mica scatenare un incidente diplomatico, vero?