French fries, fries, chips, crisps, finger chips e quant’altro….
La storia della patatina fritta è così controversa che, probabilmente, questo è il motivo principale per cui le sono stati dati così tanti nomi!
Uno storico belga (J. Gérard) sostenne di aver trovato un documento, scritto a mano da un suo antenato nel 1781, in cui si faceva cenno alle abitudini che le popolazioni locali avevano in alcune città situate in quello che oggi è il Belgio. Nello specifico, l’usanza di “catturare piccoli pesci nel fiume Mosa e friggerli. D’inverno, quando l’acqua si congela, essi invece tagliano le patate a forma di pesce e le friggono allo stesso modo”. Questa tradizione culinaria, secondo questo manoscritto, durava da più di cento anni, dai tempi della dominazione spagnola dei Paesi Bassi.
Resta il fatto che ad alcuni colleghi di Monsieur Gérard, questa storia sembra un po’ strana: i grassi non erano un prodotto economico a quel tempo, quindi è molto improbabile che un contadino, appartenente ai ceti più bassi, avesse la possibilità di acquistarli nelle quantità necessarie per friggere. Inoltre, le patate non erano comunemente conosciute in quella zona prima del XVIII secolo.
Allora… cosa sappiamo per certo?
Tra i decenni ’30 e ’40 del XIX secolo, un certo “Fritz” (al secolo Frédéric Krieger), un ragazzo bavarese cresciuto in una famiglia di giostrai itineranti, viaggiava in tutto il Belgio con il suo banchetto, cucinando e vendendo le sue “patate fritte in stile parigino“. Se aveste avuto la possibilità di chiedergli dove ha imparato a fare quelle deliziose patatine fritte, Fritz vi avrebbe risposto: “a Parigi, durante la mia esperienza di apprendista chef”.
Poi belgi, francesi, americani, spagnoli… in molti negli anni hanno rivendicato la paternità dello street food più famoso al mondo.
Ma se il dubbio su quale nazione sia da ringraziare non è un motivo sufficiente di friggere patatine (o qualsiasi altra cosa), Inox Bim ha un ottimo range di friggitrici a gas ed elettriche!