Gelato … esiste una parola più adatta a strappare un sorriso a bambini, adulti ed anziani?
Ma, veniamo all’origine di questo alimento (almeno così come lo conosciamo oggi).
Ebbene, nel corso dei secoli ci sono stati diversi tipi di ricette che possono essere ricondotte, in un modo o nell’altro, al gelato. Diciamo meglio, dei suoi lontani discendenti.
Il primo può essere fatto risalire alla Cina governata dalla dinastia Han (II secolo aC).
Inoltre, piatti simili contenenti miele, frutta, latte, menta o spezie, venivano serviti congelati durante l’impero romano, o nelle corti dei regni europei durante il Medioevo.
Ma la tradizionale ricetta italiana del “Gelato”?
Una leggenda (probabilmente falsa) dice che fu portato da Marco Polo dalla Cina (insieme alla pasta, probabilmente, che è un altro falso mito).
L’inventore oggi più accreditato è Procopio Cutò, uno chef siciliano.
Il nonno di Procopio aveva costruito anni prima, utilizzando ingranaggi e componenti rudimentali, una “macchina gelatiera”. Il nipote, appena ereditato il marchingegno, decise di tentare la fortuna nella città più importante in quel momento, Parigi. Qui infatti si trasferì, con in spalla la sua “gelatiera”.
Nella capitale francese riuscì ad aprire, dopo anni di apprendistato, il suo caffè (che ancora esiste peraltro, il “Café Procope”), dove serviva al pubblico il gelato in piccole ciotole di porcellana.
Una novità che stupì artisti, politici e altri notabili dell’epoca!